Educhiamo alla “non-violenza” di genere

Attività con il CeDav
Attività all’Istituto nautico Caio Duilio
Con il CeDAV all’Istituto Caio Duilio

Noi alunni della IV C BTS del Minutoli e della IV B LS del Quasimodo abbiamo partecipato al Progetto CeDAV  “A scuola di parità-Percorsi di educazione di genere per nuove generazioni”.

Giovedì 27 aprile, dopo precedenti incontri, l’evento conclusivo. Ospiti presso l’Istituto Caio Duilio, abbiamo potuto esprimere ciò su cui abbiamo riflettuto  ai vari e interessanti appuntamenti con le operatrici del CeDAV, prof.ssa Maria Portovenero e dott.ssa Veronica Famoso. Siamo stati sensibilizzati sul delicato argomento della violenza maschile sulle donne.

Le sagome e il power-point realizzati nei locali di CREA LAB

Abbiamo presentato due lavori impostati sugli stereotipi di genere, lavori realizzati con l’aiuto delle prof.sse Giò Guerrisi e Matilde Caruso nei locali di CREA LAB del Quasimodo.

Ad aprire la presentazione dei lavori è stata la prof.ssa Ivonne Cannata, referente del progetto e, a seguire, i docenti che hanno curato le attività. Presente anche la prof.ssa Rosamaria Migneco che ha partecipato con la classe del Minutoli.

Il primo lavoro riguardava cinque sagome di donne, a ciascuna delle quali abbiamo assegnato una frase, che abbiamo commentato e che rappresentava uno stereotipo sessista.

Per la realizzazione di queste sagome si è prestata come modella Francesca Barbera della 3B SIA.

Successivamente abbiamo fatto scorrere delle slide con immagini di pubblicità in cui le donne apparivano sessualizzate, come una mentalità maschilista voleva. Grandi catene come Burger King o Peroni, solo per fare alcuni esempi,  hanno usato il corpo femminile per pubblicizzare e vendere i loro prodotti.

Abbiamo ricevuto i complimenti della Dirigente dell’Istituto Nautico che ci ospitava, prof.ssa Daniela Pistorino, e dell’ avv.ta Carmen Currò, fondatrice e presidente emerita del CeDAV.

L’impegno delle altre scuole e DonnArché

I ragazzi dell’Istituto Ainis hanno stravolto i miti antichi in cui erano presenti donne sottomesse agli uomini, donne che hanno sofferto per amori malati. Penelope, Didone e tante altre sono diventate eroine libere, moderne e felici di vivere.

I ragazzi del nautico ci hanno presentato la loro scuola, notoriamente “maschile”, che invece oggi accoglie tante ragazze. Hanno poi parlato di DonnArchè, un movimento rivolto al mondo femminile, nato proprio all’interno del loro Istituto, con l’intento di ricostruire il senso di armonia tra i sessi, dove nessuno deve sopraffare sull’altro.

Principio che anche la presidente del CeDAV ha voluto sottolineare, evidenziando quanto sia importante lavorare sulla “non-violenza”.

Elisa Galluccio IV C Biotecnologie sanitarie

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