2 giugno 1946: il giorno che ha cambiato l’Italia

Festa della Repubblica italiana
La festa della Repubblica

Il 2 giugno è una data simbolica e fondamentale per la Repubblica Italiana: ogni anno, in questo giorno, si celebra la nascita della nostra democrazia e si ribadisce l’impegno di ogni cittadino a mantenere vivi i valori che ne costituiscono le fondamenta.

La Costituzione Italiana, entrata in vigore il 1° gennaio 1948, è il pilastro su cui si regge il nostro Stato. I suoi principi fondamentali tracciano un percorso di libertà, uguaglianza, giustizia e solidarietà. La sovranità appartiene al popolo, come sancito dall’articolo 1, e ogni cittadino è chiamato a preservare e promuovere gli ideali democratici su cui si basa la Repubblica.

La centralità del lavoro, della dignità, dell’uguaglianza e della solidarietà sono i valori fondanti della nostra Costituzione e della Repubblica italiana che nel referendum istituzionale del 2 giugno e nella Carta costituzionale ha le sue fondamenta.

Il 2 giugno non è solo il giorno in cui si ricorda il referendum del 1946 che segnò il passaggio dalla Monarchia alla Repubblica, ma è anche un’occasione per riflettere sul nostro ruolo nella società. Ogni cittadino, con le sue scelte quotidiane e il suo impegno, contribuisce a mantenere vivi questi valori, garantendo che la democrazia e la giustizia non siano solo principi scritti, ma realtà vissute.

Celebrare la Festa della Repubblica significa riconoscere l’importanza della nostra Costituzione e del nostro impegno collettivo nel renderla sempre attuale. Il futuro della democrazia dipende dalla partecipazione attiva e dalla consapevolezza di ogni individuo. Siamo custodi di un’eredità preziosa, che va protetta e tramandata alle generazioni future.

Il discorso del Presidente della Repubblica

Un messaggio forte e chiaro sul significato del 2 giugno ci arriva dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella:

Cari Prefetti,

con il referendum del 2 giugno 1946, il libero voto del popolo italiano per la Repubblica – con la partecipazione, per la prima volta, delle donne – coronò la lotta di Liberazione dal nazifascismo, di cui quest’anno ricorre l’80° anniversario, e fu premessa della Costituzione.

Quel patto tra popolo e istituzioni, fondato sui principi di libertà, democrazia e solidarietà, ispirato alla centralità della dignità umana e del lavoro, seppe realizzare, con il concorso di posizioni e culture plurali, una sintesi di valori condivisi e avviare la ricostruzione e il rilancio sociale ed economico dell’Italia.

Il compito di attuare in concreto gli ideali costituzionali, di renderli vivi nella società quale costante criterio ispiratore delle scelte, è una missione mai esaurita, affidata ogni giorno anzitutto alla premura di quanti, con dedizione e competenza, prestano la loro opera nelle istituzioni e nella società civile.

La Costituzione affida, infatti, a ciascun cittadino la responsabilità di concorrere alla coesione sociale del Paese. (Dal messaggio del Presidente della Repubblica ai Prefetti in occasione del 2 giugno 2025)

Assumiamoci, dunque, sempre, e non solo nel giorno della festa della Repubblica, il nostro ruolo di cittadini attivi, partecipi alla coesione sociale del Paese e alla realizzazione dei valori di libertà, uguaglianza, pari dignità sociale e democrazia che sono alla base del nostro vivere civile.

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