La giornata della gentilezza e del rispetto

Poesia, musica e danza per non dimenticare la gentilezza

“Giornata della gentilezza e del rispetto” questo il titolo dell’iniziativa organizzata dal nostro Dirigente, prof. Pietro Giovanni La Tona, dai docenti, da noi studenti e da tutto il personale scolastico dell’Istituto Minutoli.

Il 18 gennaio al Palacultura i trienni dei tre plessi Minutoli, Quasimodo, Cuppari hanno potuto assistere alle performance di compagni e docenti. Tramite canti, danze, recitazione è stata richiamata l’attenzione sull’importanza della gentilezza e del rispetto nei rapporti umani e nel vivere civile.

La gentilezza è un modo di essere

Ad aprire la manifestazione il Dirigente scolastico, prof. Pietro Giovanni La Tona, che ha sottolineato che in questo periodo di guerre, femminicidi, violenze, è importante puntare l’attenzione sulla gentilezza. Ha ricordato che il Ministro della Pubblica Istruzione ha chiesto alle scuole di trattare il tema dell’affettività. Il nostro Dirigente ha voluto sottolineare che la gentilezza non può essere una disciplina, ma un modo di vivere che va oltre le buone maniere.

Questo evento corale, ha poi sottolineato ancora, dà voce al Minutoli come comunità educante, che accoglie e diffonde i valori del dialogo e dell’inclusività, della democrazia e della solidarietà. Ha concluso esprimendo il suo desiderio: fare in modo che questa giornata diventi un’occasione annuale per incontrarci tutti, docenti, alunni, genitori, personale scolastico.

Dopo aver mostrato un video introduttivo, ha invitato sul palco il sindaco della città, dott. Federico Basile, e  il provveditore agli studi di Messina, dott. Stello Vadalà. Entrambi hanno evidenziato l’importanza di questa iniziativa, ricordando quanto belli siano gli anni di scuola anche per le amicizie che si creano.

Mario Incudine ha incantato tutti

Ospite graditissimo di questa giornata Mario Incudine. L’artista di fama internazionale, cantautore, attore, regista, ci ha stregati calcando il palco per circa un’ora. Accompagnato dai musicisti Antonio Vasta e Pino Ricosta, ha cantato canzoni sue e di grandi artisti, come Domenico Modugno. Il nostro entusiasmo è stato evidentissimo: abbiamo battuto le mani a tempo, abbiamo accompagnato alcune canzoni con le lucette dei nostri telefoni, abbiamo ballato sul posto insieme ai docenti. Ma Incudine ci ha incantato anche per i suoi discorsi, le sue iniziative, i suoi progetti.

Ci ha invitato a seguire la strada della creatività, dell’impegno e della cultura, che sono vaccini contro il male. Ha ricordato che la gentilezza deve essere rivolta anche ai migranti, rimarcando che chi affida al mare il proprio figlio lo fa per disperazione. Del resto ha sottolineato che un tempo gli “africani” eravamo noi siciliani, che emigravamo per cercare lavoro.

Ci ha ricordato che siamo noi a fare la storia e che ognuno nel suo piccolo può dare tanto. Ci ha invitato a combattere contro gli stereotipi. Noi siciliani siamo spesso ricordati nel mondo come mafiosi. Ciò fa male a chi combatte contro Cosa Nostra, a chi  è morto per mano sua. E con “Lamento per la morte di Turiddu Carnevale”, che ha lottato perché la terra fosse di chi “la travagghia”, ha ricordato Peppino Impastato, Libero Grassi, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Rocco Chinnici, Pino Puglisi, tutti uccisi per un unico ideale: lasciarci questa terra diversa da come l’avevano trovata.

Il nostro Dirigente, nel salutare il grande artista, suo amico, ha manifestato sincero interesse per il progetto “Cu resta arrinesci” con cui Incudine sta coinvolgendo le scuole siciliane.

Le performances di noi studenti

Anche la seconda parte dello spettacolo è stata allegra e molto coinvolgente. Sul palco sono state presentate performance artistiche preparate da alunni e docenti. A introdurre le esibizioni alcuni nostri compagni.

Balli, canti, recite hanno fatto scoprire a noi del pubblico che tanti ragazzi di Minutoli-Quasimodo-Cuppari sanno suonare strumenti musicali come la chitarra o la zampogna, che tanti sanno danzare balli caraibici come la bachata, classici, popolari come la tarantella, che altri hanno voci molto belle rivelandole cantando da solisti o in coro.

Hanno avuto il piacere di mettersi in gioco anche ex studenti della nostra scuola: Alessia Berenato ha preparato qualche coreografia e Davide Bongiorno ci ha regalato due poesie tratte dal suo libro pubblicato da poco. La cornice di alcune esibizioni è stata garantita dai ragazzi speciali di  CreaLab del Quasimodo e da alcuni loro lavori. Commovente la recita dedicata a Graziella Recupero, la ragazza uccisa da un suo pretendente.

Tutti insieme per la riuscita della giornata

A coordinare i lavori dei tre plessi la professoressa Ivonne Cannata, collaboratrice del Dirigente, che ha creato un team di docenti referenti per la realizzazione dei lavori della giornata e ha curato i profili organizzativi.

Molti i professori che hanno garantito la collaborazione durante la preparazione dello spettacolo e dietro le quinte, comprese le docenti responsabili del CreaLab. Alcuni si sono esibiti sul palco con gli alunni:  Rosaria Bottari, Gabriele D’Arrigo, Maria Carmen De Luca e Giuseppe Di Bernardo.

Anche il personale ASACOM e ATA ha dato un notevole contributo, supportando tutti i ragazzi.

Un lavoro corale, insomma, riuscito molto bene e che conferma che “l’unione fa la forza”!

Denise Galizia IV D Biotecnologie ambientali

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