Verso la libertà, gli anni dell’insurrezione

Italia libera è la parola chiave per comprendere la festa del 25 aprile

25 aprile 2023: LXXVIII anniversario della liberazione

Ogni anno il 25 aprile si celebra la liberazione dell’Italia dal nazifascismo.

Comprendere il reale significato di questa giornata e conoscere gli eventi che hanno creato l’Italia democratica e repubblicana è un dovere civico di ogni cittadino italiano. Ripercorriamo dunque brevemente questi eventi che devono far parte della memoria collettiva del nostro Paese.

L’inizio

La lotta popolare per la liberazione dal regime nazifascista inizia nel 1943 dopo la resa dell’Italia agli alleati (Gran Bretagna, USA e Unione sovietica) con l’armistizio di Cassibile. Le truppe tedesche diventano così forza di occupazione sul suolo italiano. Il regime fascista, ricostituitosi con la Repubblica sociale di Salò, combatte al fianco dei tedeschi. Il popolo italiano ha per la prima volta, anche se in un momento così tragico, la possibilità di scegliere per cosa combattere.

Inizia così la resistenza degli italiani all’occupazione nazifascista.

La prima città d’Europa a liberarsi da sola dai nazisti è Napoli. Il primo ottobre del 1943 le forze alleate entrano nella città senza combattere. I cittadini napoletani hanno conquistato la loro libertà!

Roma diventa, invece, il simbolo dell’Italia di quegli anni, divisa e dilaniata dai combattimenti.

La nostra capitale viene dichiarata unilateralmente dal governo Badoglio città aperta, cioè smilitarizzata, senza mezzi offensivi e difensivi, pertanto al di fuori dei combattimenti. La Germania ignora tale dichiarazione e, di conseguenza, altrettanto fanno i governi alleati. Prima della liberazione avvenuta il 4 giugno 1944 Roma viene bombardata altre 51 volte.

È in questo periodo così buio che si colloca l’eccidio delle Fosse Ardeatine, l’uccisione di 335 civili e militari italiani, prigionieri politici, ebrei da parte delle forze di occupazione tedesche.

Intanto nel Centro e Nord Italia i partigiani, coordinati politicamente dai Comitati di liberazione nazionale, contrastano l’occupazione nazifascista.

L’undici agosto 1944 il CLN del Centro Italia dà inizio alle operazioni contro il Terzo Reich. Il 31 agosto i partigiani e i cittadini fiorentini liberano Firenze.

Aprile 1945: la liberazione del Nord Italia

Il 10 aprile 1945 il comando generale delle Brigate Garibaldi emana la direttiva n.16 con cui si avvisano tutti i combattenti delle formazioni di prepararsi all’insurrezione nel Nord Italia.

Il 21 aprile Bologna è libera. Il 24 e 25 aprile sono le giornate della libertà per Genova. Il 28 aprile le ultime truppe tedesche lasciano Torino, ma il 30 i nazisti, ormai sconfitti, compiono a Grugliasco una delle ultime stragi: 67 persone massacrate tra cui il sacerdote Mario Caustico, cappellano partigiano. Da Milano i nazisti scappano il 25 aprile e gli alleati entrano il 30 aprile senza alcun combattimento, in una città libera e in festa per la riconquistata libertà.

Il 2 maggio finisce la guerra in Europa con la resa incondizionata dei nazisti.

Il senso della resistenza in Italia

In questi giorni di lotta popolare si trova il significato del 25 aprile.

È l’intensità dell’azione della Resistenza, coordinata con l’esercito degli alleati nella liberazione dal nazifascismo, che consente, alla fine della guerra, all’Italia di presentarsi come un Paese che ha autonomamente preso le distanze dal regime fascista e merita, quindi, un nuovo posto nella comunità internazionale che sorgerà dopo la seconda guerra mondiale.

Ed sempre nella Resistenza che la Costituzione italiana, frutto dell’intesa dei partiti antifascisti, trova il suo fondamento.

Festeggiamo, dunque, il 25 aprile come meglio crediamo, dalle scampagnate alla partecipazione a cerimonie ufficiali e commemorative, ma non dimentichiamo il suo significato e i valori che porta con sé.

Marco Aloise IV D Biotecnologie ambientali

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