Muoiono cercando aiuto

Il mare della vergogna

È terribile pensare che il Mediterraneo, quel mare glorioso che si studia nei libri di storia, la culla della civiltà, sia diventato il mare della vergogna.

Il 23 febbraio dei migranti a bordo di un caicco proveniente dalla Turchia stavano viaggiando verso le Calabria. Qualche giorno dopo, a un centinaio di metri dalla riva, il natante si è spezzato, provocando l’ennesima strage di migranti.

Si pensa che i viaggiatori fossero 250. Al momento le vittime accertate sono 69 e circa 80 i superstiti.

Fra le vittime ci sono circa 20 bambini di ogni età, tra cui due gemellini di pochi anni e un bimbo di pochi mesi. È stata la strage più grave, la strage con più morti dopo quella del 3 ottobre 2013.

Costretti a scappare dai loro paesi per vari motivi: disordini politici, limitazioni delle libertà, impossibilità di lottare contro le ingiustizie dei governi. In questi paesi da cui scappano mancano totalmente i diritti fondamentali, il diritto allo studio, al lavoro, alla partecipazione alla vita pubblica per le donne. Molte delle quali sono arrestate, maltrattate, torturate e condotte alla morte per non aver rispettato l’obbligo discriminatorio di indossare il velo.

Purtroppo così è la vita in Afghanistan, Iraq, Siria, Iran. I cittadini sono costretti a fuggire per la loro sopravvivenza, per vivere una vita degna come ogni persona merita.

Il cordoglio e i pareri

Vari partiti politici e associazioni hanno espresso il proprio cordoglio sull’accaduto.

Il Papa è immensamente dispiaciuto. Prega per ognuno di loro, per i bambini, le donne e gli uomini, ai quali improvvisamente è stata strappata via la loro vita, ma anche per tutti coloro costretti a dover vivere queste realtà.  Ringrazia infine i soccorritori che sono andati in loro aiuto.

 “ Un forte impegno della comunità internazionale per rimuovere le cause alla base dei flussi di migranti; guerre, persecuzioni, terrorismo, povertà, territori resi inospitali dal cambiamento climatico”. Queste sono invece le parole del Presidente Mattarella.

L’Unione europea, dopo aver espresso il suo grande dolore, afferma che esistono piani per aggiornare e riformare le norme in materia di asilo e migrazione.

Maggioranza e opposizione

La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni esprime il suo dolore come tutti di fronte ad un simile avvenimento e promette che il governo si impegnerà a impedire le partenze e con esse il consumarsi di queste tragedie.

Esprime la sua opinione attraverso parole molto dure ma concrete Elly Schlein, nuova segretaria del Pd «Un’altra tragedia pesantissima che coinvolge molti bambini. Non è accettabile che il Mediterraneo sia diventato un grande cimitero a cielo aperto. Questo fa capire quanto sia disumano e contro ogni diritto fondamentale fare dei decreti che hanno il solo scopo di rendere più difficile salvare le vite in mare».

La Schlein ha chiesto anche le dimissioni del ministro degli interni Piantedosi per le parole di condanna che lo stesso ha rivolto ai migranti: ” La disperazione non giustifica le partenze…” “…Sono stato educato alla responsabilità di non chiedermi sempre che cosa devo aspettarmi dal Paese in cui vivo ma anche quello che posso dare io al mio Paese per il riscatto dello stesso”.

Cosa fare o cosa dare ad un Paese che chiede ai cittadini di diventare invisibili, di sparire, di morire lentamente giorno dopo giorno?

Giulia Abriano IV C Biotecnologie sanitarie

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