Progetto C.A.R.E.S.: Romania andata e ritorno

Progetto C.A.R.E.S.: partenza per la Romania
La fase finale

17 settembre 2022, sette studenti, me compreso, dell’istituto G. Minutoli, accompagnati dal professore Mario Leotta e dai responsabili del progetto, Francesco Franchina e Roberto De Luca, partono alla volta della Romania per la conclusione del progetto C.A.R.E.S.che ha avuto inizio, nella sua prima fase a giugno 2021, con l’accoglienza nel FabLab di Messina di giovani studenti europei. Adesso tocca a noi spostarci ed eccoci pronti a vivere questa esperienza.

Dall’aeroporto di Catania, dopo un breve scalo a Roma, atterriamo alle 17:44 a Timisoara.

La nostra destinazione e Lugoj.  Ci andiamo in pullman e in serata finalmente arriviamo.

La stanchezza del viaggio si fa sentire, ma, l’entusiasmo è tanto.

Al mattino seguente raggiungiamo la scuola che ci ospita, il liceo tecnologico “Valerius Braniste”. Visitiamo la struttura scolastica, le aule, i laboratori e siamo colpiti  dalle attrezzature tecnologiche all’avanguardia, al passo con i tempi, pensiamo, da noi non esiste una scuola con questo indirizzo, forse ci vorrebbe.

La mano robotica

È qui che svolgeremo il nostro corso che prevede la realizzazione  di  una mano robotica. Durante i primi due giorni abbiamo l’opportunità di  conoscere le organizzazioni locali che operano nell’ambito dello S.T.E.M.M. (abbreviazione per: scienze, tecnologia, ingegneria, matematica e medicina) tra cui la Villeroy e Boch e una fabbrica che produce air-bag. E, come accade per ogni cosa che appassiona davvero, tutto  ci sorprende e ci arricchisce. Nel pomeriggio girovaghiamo per la città e restiamo senza fiato di fronte alle bellezze architettoniche, ma, ai nostri occhi, la cosa più singolare è proprio la cittadina divisa, dal fiume, Times, in due quartieri, quello Rumeno sulla riva destra e quello Tedesco sulla riva sinistra.

Poche città possono vantare questo fascino e ne restiamo incantati.

Finalmente al terzo giorno cominciamo la progettazione della mano robotica. La sua realizzazione  richiede applicazione e abilità tecniche, ma la soddisfazione ci ripaga ben presto  della    fatica. Abbiamo  costituito  tre gruppi, collaborato e lavorato assieme, questo lavoro di squadra ci ha permesso di mettere in campo, al da là delle attitudini  creative di ognuno, la  vera capacità di socializzare e di far emergere attraverso somiglianze e differenze la nostra voglia di partecipare. Ma il tempo, come sappiamo, scorre veloce e qui  a Lugoj il nostro compito  è finito,  abbiamo a disposizione l’ultimo giorno di soggiorno che trascorriamo  a Timisoara, rispetto a Lugoj sembra quasi una metropoli e mi viene  naturale  pensare a Milano.

Un nuovo modo di vedere il futuro, l’Europa e me stesso

Siamo all’ ultima tappa del nostro viaggio, quella forse più difficile, rifare le valigie, salutarsi e ripartire e, se da un lato non vediamo l’ora di tornare a casa, agli affetti più cari, alla solita quotidianità, dall’altro, ci dispiace lasciare questi luoghi che avrebbero ancora tanto da darci e da insegnarci. Ho vissuto in questa  settimana  intensa,  un’avventura umana e didattica straordinaria. Senz’ombra di dubbio è andata  oltre ciò che ho imparato  e mi ha aperto ad  un nuovo modo di vedere le cose, il futuro, l’Europa e soprattutto  me stesso.

Francesco Micali IV A Costruzioni, ambiente e territorio

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