25 aprile: memoria, identità e libertà
La Festa della Liberazione
Il 25 aprile non è solo una data segnata sul calendario, ma è anche un simbolo della libertà e della democrazia conquistate con coraggio e sacrificio. Ogni anno questa giornata richiama alla memoria la lotta contro l’oppressione e ci invita a riflettere su quanto sia importante preservare i valori fondamentali che hanno plasmato la Repubblica italiana.
La data segna la fine dell’occupazione nazista e del regime fascista in Italia nel 1945. Con il contributo determinante della Resistenza partigiana, gli italiani sono riusciti a rovesciare la dittatura e a dare vita a una nuova Repubblica, fondata sui valori di democrazia, giustizia e libertà.
Da allora, il 25 aprile non è solo una celebrazione della vittoria, ma è anche e soprattutto un momento di riflessione collettiva sulla lotta per i diritti e sul dovere di non dimenticare.
Oggi la Festa della Liberazione è più che mai attuale. In un mondo globale, in cui le libertà democratiche sono messe in discussione, ricordare la Resistenza serve a riaffermare i valori di inclusione, solidarietà e partecipazione attiva alla vita politica e sociale.
I valori della Resistenza
Commemorare il 25 aprile significa difendere la memoria, evitare che gli errori del passato si ripetano e riconoscere il sacrificio di chi ha combattuto per un futuro libero. Non si tratta solo di onorare i partigiani, ma anche di interrogarsi su cosa significhi, oggi, essere custodi della libertà.
Dal Nord al Sud, numerose città italiane organizzano manifestazioni, cortei e incontri culturali per rendere omaggio alla Liberazione. L’impegno però non si deve esaurire nelle celebrazioni pubbliche. Essere parte della memoria significa soprattutto far conoscere e mantenere vivi i principi della Costituzione, garantire che nessuno dimentichi i valori su cui si basa la democrazia italiana.
La Costituzione italiana
La nostra Costituzione è profondamente influenzata dai valori della Resistenza, che hanno plasmato i principi fondamentali della Repubblica. L’antifascismo, la difesa della libertà e dei diritti fondamentali, la partecipazione democratica e la giustizia sociale sono il nucleo fondante della Costituzione e insieme il motivo per cui tanti italiani hanno donato la propria vita.
Pietro Calamandrei, giurista e politico italiano, ha espresso riflessioni profonde sulla Resistenza e sulla Costituzione italiana, sottolineando il legame indissolubile tra i sacrifici della lotta partigiana e i valori fondamentali della Carta costituzionale.
Nel suo celebre discorso agli studenti di Milano nel 1955, Calamandrei affermò che la Costituzione è nata dal sangue e dal dolore di chi ha combattuto per la libertà e la dignità:
“Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati, dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità: andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione.”
Ricordiamo dunque il 25 aprile e i caduti per la libertà, rinnoviamo il nostro impegno a difendere la democrazia e la giustizia sociale.
Buona Festa della liberazione a tutti!