Halloween: ritornano streghe, spiritelli e fantasmi

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La notte di Jack O’Lantern

La notte del 31 ottobre ritornano sulla terra streghe, mostri e folletti: è la notte di Halloween. Chi ha paura resti a casa…

Questa festa ormai conosciuta ed amata da grandi e piccini di tutto il mondo, nasce come festività tipica dei Paesi anglosassoni. Negli USA e nel Regno unito è l’equivalente del nostro Carnevale. Le sue origini sono comunque antiche, probabilmente irlandesi.

Secondo alcuni studiosi il termine deriverebbe da una variante scozzese All Hallows’ Eve, “notte di tutti gli spiriti”. Secondo altri l’origine della parola si deve collegare alla leggenda dell’irlandese Jack O’ Lantern, fabbro ubriacone e avaro, condannato dal diavolo a girovagare di notte per il mondo, avendo come unica luce una candela chiusa in una zucca. Del resto gli inglesi usano il verbo to hollow per indicare l’atto di scavare.

Dolcetto o scherzetto

Qualunque sia la sua origine, i giovanissimi, bambini e adolescenti, hanno ormai il loro modo di festeggiarla.

Il rito più famoso dei bambini, mascherati da creature mostruose, è bussare alle porte dei vicini e dire “Dolcetto o scherzetto?”, ricordando i folletti di tradizione celtica. Ecco che allora nelle case ci si prepara all’arrivo dei bimbi, decorando le stanze con accessori e gadget da paura e soprattutto preparando la famosa zucca intagliata. Il procedimento è molto semplice, veloce e divertente: prendiamo una zucca grande e di bell’ aspetto, con un cucchiaio iniziamo a scavare l’interno in modo tale che rimanga solo lo scheletro, su cui poi con un coltello disegniamo occhi, bocca e naso, infine all’interno di essa mettiamo una bella candela che rispecchi il viso grande e arancione della nostra zucca.

Balli e canti per Halloween

Noi adolescenti, invece, preferiamo festeggiare Halloween organizzando feste danzanti. A casa o in discoteca gli addobbi sono d’obbligo: candele, pipistrelli e ragni che pendono, tovaglie, bicchieri, piatti esclusivamente neri, gialli o arancioni, ragnatele, zucche. Ci presentiamo con maschere strepitose e balliamo, cantiamo, beviamo felici di festeggiare tutti insieme.

Gli abiti e le maschere spiritosissimi o paurosi si trovano facilmente sia nei  supermarket che nei negozi per bambini.

I temi principali sono  streghe, fantasmi, lupi, mostri, vampiri e scheletri. Ma negli ultimi anni a questi personaggi si sono aggiunti quelli dei super eroi e degli alieni.

Molti non amano la festa di Halloween trovandola estranea alle nostre tradizioni. Con una breve e semplice ricerca, tuttavia, si scopre che tradizioni simili si tramandano anche in Italia. Ad esempio a Serra San Bruno in Calabria troviamo la festa del “Coccalu di muortu” in cui i ragazzini portano in giro una zucca intagliata a forma di teschio e, bussando alle porte delle case, dicono: ” “Mi lu pagati lu coccalu?” (me lo pagate il teschio?).

In realtà tante e diverse sono le usanze per la ricorrenza di Ognissanti e dei defunti, festività autunnali in cui “i più grandi” ricordano i loro cari che non ci sono più. Festività sacre nel mondo della religione.

Marika Masano Va L Biotecnologie sanitarie

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