Il lungo cammino dei diritti dei bambini

bambini-foto da Unsplash
Il fanciullo ha diritto ad una speciale protezione-Ginevra 1924

Il primo documento ufficiale sui diritti dei bambini risale al 1924.

È questo l’anno, infatti, in cui a Ginevra la Società delle Nazioni approva la “Dichiarazione dei diritti del fanciullo”. Per la prima volta i bambini sono considerati persone con caratteristiche proprie e propri diritti.

Il breve testo stabilisce l’obbligo degli adulti di proteggere e tutelare l’infanzia indipendentemente da “razza, nazionalità e credo”:

1. Al fanciullo si devono dare i mezzi necessari al suo normale sviluppo, sia materiale che spirituale.

2. Il fanciullo che ha fame deve essere nutrito; il fanciullo malato deve essere curato; il fanciullo il cui sviluppo è arretrato deve essere aiutato; il minore delinquente deve essere recuperato; l’orfano ed il trovatello devono essere ospitati e soccorsi.

3. Il fanciullo deve essere il primo a ricevere assistenza in tempo di miseria.

4. Il fanciullo deve essere messo in condizioni di guadagnarsi da vivere e deve essere protetto contro ogni forma di sfruttamento.

5. Il fanciullo deve essere allevato nella consapevolezza che i suoi talenti vanno messi al servizio degli altri uomini.

Dalla “Dichiarazione dei diritti del fanciullo”- Ginevra 1924

Un primo importante passo, quindi, in un mondo che vedeva i bambini iniziare a lavorare tra i sei e gli otto anni. Spazzacamini e piccoli minatori nelle miniere di carbone e nelle zolfatare siciliane. Una giornata di lavoro lunga dalle 10 alle 16 ore!

Questo pesava sulla coscienza degli adulti di tutto il mondo nel 1924!

L’umanità ha il dovere di dare al fanciullo il meglio di se stessa- ONU 1959

I progressi nella tutela dell’infanzia, tuttavia, vengono annullati dagli orrori della seconda guerra mondiale ed è solo con la ricostruzione di un nuovo sistema internazionale che riprende il cammino dei diritti dei bambini.

L‘Unicef, istituito nel 1946 come fondo di emergenza per aiutare nel dopoguerra i bambini dei Paesi europei, diviene permanente nel 1953 con un mandato rivolto ad interventi a sostegno dell’infanzia e dell’adolescenza in Africa, in Asia e in America latina.

Con la nuova dichiarazione dei diritti del fanciullo del 1959 la tutela e la protezione dell’infanzia si consolidano in un più ampio quadro normativo reso vincolante dalla Convenzione del 20 novembre 1989.

È fanciullo ogni essere umano minore di diciott’anni- ONU 1989

La Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza dà, anche, una definizione ampia di bambino riconoscendo tale status agli adolescenti minori di diciotto anni.

Si può, quindi, ormai dare una valutazione positiva sul quadro normativo internazionale a tutela dei ragazzi di tutto il mondo. Quanto sono, tuttavia, realmente rispettate queste risoluzioni nel mondo? Gli adulti di adesso sono meno responsabili di quelli del secolo scorso?

20 novembre 2021: riflessioni sui diritti dei bambini e degli adolescenti nel mondo

La giornata internazionale dei diritti dei bambini nel mondo, che ricorre annualmente il 20 novembre, serve anche a riflettere su queste domande. E a questo proposito le risposte non sono positive. L’infanzia, malgrado i passi avanti fatti nella normativa, è ancora la parte più fragile dell’umanità che viene sacrificata nei momenti più drammatici e nelle situazioni di crisi. Ed è, appunto, nelle crisi umanitarie segnate dalle ondate migratorie di questo secolo che maggiormente emerge la responsabilità dell’umanità intera per i suoi bambini.

Nel 2018 l’UNICEF denuncia la sofferenza dei bambini migranti, spesso piccolissimi, separati dalle famiglie all’ingresso negli USA. Nel 2019 il cortometraggio “Life in Moria” rivela la difficile situazione degli adolescenti nel campo profughi di Moria in Grecia.

Due giorni fa un bimbo siriano di appena un anno viene trovato morto nella foresta al confine tra la Bielorussia e la Polonia. Il bimbo è morto di freddo e di stenti mentre attendeva con i suoi genitori, in quel limbo che è diventato il confine tra la Bielorussia e la Polonia, di entrare in Europa. Un bimbo che rendiamo simbolo di tutti i bambini travolti e dimenticati nelle crisi che scuotono questo mondo globalizzato che stenta a diventare il mondo dei diritti umani.

Questo pesa sulla coscienza degli adulti di tutto il mondo nel 2021!

Simone Cannao IIIa D Biotecnologie ambientali

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