All’I.I.S. “G. Minutoli” nasce un romanzo fantasy futuristico

Trailer del romanzo “L’imperatore dei multiversi” di Lillox P. (V A CAT)
La genesi

“L’imperatore dei multiversi” è il romanzo realizzato da Lillo Picciotto, studente della V A CAT (Costruzioni, Ambiente e Territorio), con il Facilitatore Tecnico alla Comunicazione Flavia Gugliandolo. È un romanzo di fantascienza con elementi tipici del fantasy, ricco di colpi di scena e con una sorprendente evoluzione del personaggio principale.

Il personaggio principale del romanzo di Lillo

Nella Sezione Minutoli dell’Istituto, nell’aula dedicata alle creazioni degli studenti con disabilità, in tre mesi di intenso lavoro, la realtà, le visioni e i pensieri di Lillo hanno trovato piena  concretizzazione. Un fiume di parole che Lillo dettava e Flavia scriveva. Lillo descriveva ambientazione, personaggi e mondi futuristi e Flavia con l’ausilio dei software di intelligenza artificiale creava le immagini. Tutto frutto, dunque, della creatività del giovane narratore.

Grazie all’attenzione del Dirigente scolastico dell’Istituto, Prof. Pietro Giovanni La Tona, del vicepreside, Prof. Franco Crocitti e di un team di docenti innovativo e attento all’inclusione, la narrazione è diventata un romanzo e il romanzo un progetto di vita. Fondamentale il supporto del docente di sostegno, Prof. Gaetano lo Presti, e della coordinatrice di classe, Prof.ssa Alessandra Amato. Provvidenziale anche l’intervento della docente di Italiano della classe, Prof.ssa Alessandra Famà. Le referenti del sostegno, Prof.sse Rosamaria Scimone e Amalia Barbera, ovviamente, hanno coordinato e partecipato all’intero percorso. Infine è doveroso ricordare il contributo dei docenti Cinzia Monici e Peppe Ricci da sempre attenti allo sviluppo delle doti creative degli alunni.

Un progetto corale, quindi, che ha visto il coinvolgimento di tutti gli insegnati e gli studenti della VA CAT e ha reso, soprattutto, partecipi la famiglia di Lillo e il territorio.

L’intervista

Di questo e innanzitutto del romanzo decidiamo di parlare con i due protagonisti, Lillo e Flavia, e fissiamo un appuntamento per una breve intervista informale.

Inizio l’intervista rivolgendomi a Flavia, convinta che sia lei a fare da tramite con Lillo, ma le mie aspettative sono subito smentite. Con mia grande sorpresa Lillo partecipa ed è lui che mi descrive il multiverso e il personaggio principale del suo romanzo, il Soggetto X. Non svelerò la trama del romanzo e l’evoluzione a sorpresa del Soggetto X. Chi vorrà saperne di più acquisterà  e leggerà il libro   quando uscirà nelle librerie o sarà reperibile su Amazon. Voglio scrivere, invece, del percorso di Lillo, delle sue emozioni, dei suoi desideri, del suo modo di percepire la realtà e di vivere la vita.

Con Lillo e Flavia parlo del multiverso, dell’insieme degli altri universi che potrebbero coesistere con il nostro e della cui esistenza Lillo non ha dubbi. Così come per lui è indiscutibile che vi sia una primordiale armonia tra i diversi mondi alterata dalle azioni rovinose degli esseri senzienti e pensanti che li popolano. Si potrà ritornare all’armonia ma solo attraverso un percorso che dalla rabbia e il dolore porti alla consapevolezza.

I diversi codici di comunicazione

Questo è ciò che è successo a Lillo con il percorso creativo e didattico che lo ha condotto alla stesura di un romanzo con cui la fantascienza, da sempre sua chiave di interpretazione della realtà, diventa, anche, codice di comunicazione. E con la comunicazione si attenua la rabbia e il dolore e si arriva alla consapevolezza.

Forse per la prima volta Lillo ha avuto l’ascolto e l’attenzione degli altri.

Lui ha raccontato, noi abbiamo ascoltato.

Il romanzo, un testo scritto secondo i nostri codici di comunicazione e, quindi, a noi comprensibile ha reso finalmente possibile la conoscenza della realtà di Lillo. Una realtà che è colorata, viva, intensa.

“L’imperatore dei multiversi” ci ha dimostrato ciò che, senza il pensiero abilista dominante, avremmo dovuto comprendere da tempo: diverso non è sinonimo di minore o peggiore. La diversità è ricchezza e l’armonia tra i diversi modi di sentire e percepire la vita aumenta le possibilità di ognuno di noi. Siamo tutti unici, irripetibili ma nella convivenza e accettazione dell’altro troviamo la nostra forza e il nostro senso di appartenenza.

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