Messina tra Alluvioni e Rischi Idrogeologici: problemi e prospettive


La fragilità di un territorio bellissimo
Messina è situata lungo la costa dello stretto, sul versante ionico e su quello tirrenico. La sua conformazione la rende molto vulnerabile ai fenomeni idrogeologici. Il suo territorio, che presenta rilievi montuosi, torrenti e una lunga costa, è esposto a eventi meteorologici estremi.
Le dune e il cambiamento climatico
Uno degli elementi naturali che giocano un ruolo cruciale nella stabilità del suolo sono le dune. Si tratta di accumuli di sabbia che si formano alla base delle montagne, costituendo una sorta di barriera naturale contro l’erosione. Tuttavia, queste formazioni non sono statiche: il vento, nel tempo, le erode e ne favorisce lo sgretolamento. Quando le dune si disgregano, il terreno sottostante perde la sua protezione naturale, diventando più esposto ai fenomeni di dissesto idrogeologico.
In condizioni di forte vento o piogge abbondanti, il cedimento delle dune può innescare frane e smottamenti, aggravando il rischio per le comunità locali. Quelle più esposte a questi fenomeni idrogeologici, come frane e alluvioni, si trovano tra scaletta Zanclea e Giampilieri. Proprio lì nel 2009 ci fu un forte nubifragio, che iniziò la sera del 1° ottobre e si concluse la mattina del giorno successivo. Tale alluvione portò a diverse frane e straripamenti di corsi d’acqua. Molte di queste comunità non potevano neanche essere raggiunte in breve tempo per via delle frane che avevano colpito anche le strade. Il nubifragio ha causato 37 vittime, di cui due non furono mai ritrovate.
L’assenza di interventi strutturali
A distanza di 16 anni le condizioni di Messina non sono migliorate, infatti il 2 febbraio un’altra alluvione ha colpito la zona di Zafferia: il torrente è esondato sulle strade, facendole diventare fiumi di fango e detriti. Gli abitanti sono rimasti per parecchie ore bloccati nelle loro abitazioni. Per fortuna quest’ultimo disastro non ha causato vittime, ha però danneggiato le vie di comunicazione. La condizione già critica di Messina è peggiorata.
I gravi effetti di questi due nubifragi, come di altri più piccoli, non sono dovuti solo alla posizione geografica o ai cambiamenti climatici (l’aumento delle temperature porta questi fenomeni ad essere più frequenti e più violenti). La carenza di interventi strutturali, come la messa in sicurezza dei torrenti e il rafforzamento delle reti di drenaggio, non fa altro che provocare danni gravi.
Il ponte sullo stretto
All’elevato rischio idrogeologico e all’alto rischio sismico della nostra bella città, collocata tra la placca euroasiatica e quella africana, pensa e fa riferimento quella larga parte della popolazione messinese contraria al ponte sullo stretto.
Senza voler prendere posizione sulla questione del ponte, noi riteniamo che in ogni caso sarà fondamentale che l’imponente costruzione avvenga in sicurezza con gli opportuni e complessi controlli a partire da quelli sismici e geologici a quelli strutturali, idrogeologici e ambientali fino ai controlli sulla sicurezza operativa, quali piani di evacuazione ed emergenza e monitoraggio continuo.
Ylenia Spadaro e Alessia Travia III D Biotecnologie ambientali