Le competizioni a scuola: partecipare è già vincere

Le competizioni a scuola: i giochi matematici della Bocconi
Semifinale Giochi matematici della Bocconi-Liceo classico La Farina-Messina
Bravissimi

Ottimi i risultati ottenuti dall’I.I.S. “G. Minutoli” nelle competizioni scolastiche, dai Giochi della Chimica a quelli matematici. Il 19 maggio a Palermo tre studenti del Liceo scientifico Quasimodo, Domenico Cavò, Andrea Venuti e Sofia Basile parteciperanno alla finale dei giochi matematici del Mediterraneo e, il 25 maggio a Milano, Antonio Gabriel Codreanu (1F AFM) e Campagna Claudio (3 A L.S.) della Sez. Quasimodo, Giulia Abriano (5C BTS) della Sez. Minutoli disputeranno la finale dei Giochi matematici della Bocconi rispettivamente nella categoria C1, L1 ed L2.

L’ottima organizzazione e la capacità di coordinamento dei docenti referenti, l’impegno e l’entusiasmo degli studenti hanno, quindi, prodotto i loro effetti.

Bravissimi gli studenti che hanno partecipato e i docenti che li hanno aiutati e incoraggiati durante questi percorsi importanti e impegnativi.

Le competizioni scolastiche sono in questi ultimi anni diventate un metodo didattico diffuso, ma non da tutti condiviso. Numerosi gli interrogativi sulla loro validità e sugli effetti che producono negli studenti. La competizione genera ansia nei ragazzi? Amplifica la conflittualità e la discriminazione nel gruppo classe?

Risponde a questi interrogativi una nostra giovane redattrice, Anna Calveri, brillante studentessa della 1A del Liceo scientifico Quasimodo, che ha deciso, sin dal suo esordio nella nostra Scuola, di partecipare attivamente a competizioni, progetti e concorsi che le sono stati proposti.

“A parer mio” di Anna Calveri

I Giochi Matematici della Bocconi sono un’esperienza formativa molto interessante. Certamente c’è un timore iniziale la prima volta che si partecipa. Timore che tuttavia si può vincere con la giusta motivazione e soprattutto con il giusto approccio alla gara, determinante in questo senso è l’intervento e il sostegno dei docenti che devono trasmettere a noi studenti ottimismo e sicurezza. Ricordo che io stessa inizialmente non volevo partecipare, ma dopo le rassicurazioni della mia insegnante sono riuscita a credere nel mio potenziale e ad affrontare i Giochi nel modo migliore.

Correttamente organizzata e gestita l’attività, quindi, i giochi diventano un valido e creativo metodo per esercitarsi in matematica e per imparare a gestire l’ansia e il tempo a disposizione.

Durante la gara è invece importante ricordare che partecipare è già un grande traguardo perché è la vittoria sull’ansia e la paura.

Io sono contenta di aver partecipato e parteciperò anche alle competizioni future. Mi sono posizionata circa a metà della graduatoria e lo considero un ottimo risultato, sono soddisfatta e fiera di me stessa e sono sicura che continuerò a “giocare”.

Anna Calveri I A Liceo scientifico Quasimodo

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