Diego Armando Maradona, el pibe de oro
Il ragazzo d’oro è morto lasciandoci tutti un po’ più soli
La morte di Maradona ha colpito tutti, anche chi non ama il calcio.
La sua vita è stata senz’altro affascinante: nasce e trascorre la sua infanzia a Villa fiorito, quartiere povero e malfamato di Buenos Aires. Gioca a calcio per la strada e sogna di diventare famoso, di giocare nel mondiale di calcio e di vincerne almeno uno. Il suo grande talento farà realizzare tutti i suoi sogni, la sua sfrenatezza lo porterà vicino alla rovina.
El pibe de oro è stato un grande calciatore, per tanti forse il più grande.
Quello che ha fatto sul campo di gioco è stato spesso cancellato dalle sue vicende personali, come lui stesso ha ammesso. È stato per molti anni dipendente dalla cocaina. In un film sulla sua vita, il regista fa chiedere al protagonista quale giocatore sarebbe diventato senza l’uso della cocaina, di cui era schiavo.
Ora lo piangono non solo in Argentina, ma anche a Napoli, dove ha giocato per anni rendendo la città orgogliosa della sua squadra.
Le manifestazioni di dolore che si sono viste a Napoli, fanno capire l’amore di una città che gli ha voluto sempre bene. Il legame tra Maradona e i napoletani è stato da subito intenso e non è mai venuto meno. Non poteva venir meno: Maradona li ha fatti sognare, la loro squadra è salita al vertice del calcio italiano, sopra la Juve, sopra il Milan, sopra tutte le squadre del Nord ammirate, invidiate e considerate invincibili.
Come Napoli ha amato Maradona così Maradona ha amato Napoli e i suoi figli
Che significa Napoli per me? E’ la mia casa
Voglio diventare l’idolo dei ragazzi poveri di Napoli, perché loro sono come ero io a Buenos.
Diego Armando Maradona
Come non amare questo genio del calcio così vicino al carattere partenopeo: esplosivo e generoso, ricco di talenti ma anche sfrenato e vizioso. Nel bene e nel male un’anima del Sud che ci ha fatto sognare.
Denise Galizia, I D Chimica, materiali e biotecnologie