L’amore di Arianna

Il mito di Arianna
Dioniso e Arianna- scultura di Johannes Schilling
Il mito di Arianna

Il Mito del Minotauro ha tra i protagonisti del racconto Arianna, uno dei personaggio più simbolici e rappresentativi della sfera amorosa e sentimentale nell’epica antica. 

L’amore, nel mito di Arianna, è presente in tutta la sua complessità e in tutte le sue sfaccettature. Una storia perfetta, dunque, per la festa di San Valentino, giorno in cui le coppie decidono di vivere un momento speciale tra di loro, festeggiando l’amore.

Arianna è un personaggio della mitologia greca, principessa di Creta e sposa del dio Dioniso. È tuttavia nota soprattutto per la sua relazione con l’eroe ateniese Teseo e per il suo ruolo nella leggenda del Minotauro. La giovane principessa cretese, poi sposa divina, ha ispirato nel tempo poeti, scultori, pittori, musicisti e filosofi.

Teseo o l’amore infelice

Tutto ha avuto inizio quando il mitico re di Creta, Minosse, avendo paura di non essere visto di buon occhio dai suoi sudditi, ha chiesto a Poseidone un toro come segno di approvazione del suo regno da parte dell’Olimpo. Minosse, però, nel momento in cui ha visto il bellissimo toro bianco, ha deciso di tenerlo per le sue mandrie e di non ammazzarlo. Per questo è stato punito da Poseidone che, per vendetta, ha fatto in modo che Pasifae, moglie del re, si innamorasse del toro.  Da questa unione mostruosa è nato il Minotauro.

Minosse ha rinchiuso il Minotauro nel labirinto di Cnosso, costruito da Dedalo. Ogni anno sette ragazzi e sette ragazze ateniesi erano offerti in sacrificio al mostro biforme chiuso nel labirinto. Solo Teseo, figlio del re di Atene, ha deciso di porre fine al tributo di sangue offrendosi volontario per essere inviato a Creta. Giunto sull’isola, Teseo è entrato nel labirinto e ha ucciso il Minotauro, liberando per sempre Atene dal tributo di sangue. L’eroe è riuscito a uscire dal labirinto unicamente grazie all’aiuto ricevuto da Arianna, la figlia del re Minosse. Innamorata di Teseo, la principessa gli aveva dato un gomitolo di lana perché lo srotolasse a mano a mano che si addentrava nel labirinto. Per tornare all’aperto Teseo non aveva dovuto far altro che seguire il filo di lana. Quindi Teseo e Arianna fuggono insieme da Creta, diretti ad Atene. 

Dioniso o il mistero dell’amore

Durante il viaggio per mare i due ragazzi hanno fatto sosta sull’isola di Nasso. Qui Arianna si è addormentata e al suo risveglio si è ritrovata completamente sola. Teseo l’aveva infatti abbandonata sull’isola ed era ripartito con la nave, proseguendo da solo il viaggio verso Atene. Arianna è stata quindi piantata in asso, modo di dire che potrebbe derivare proprio dal travisamento dell’espressione “piantata in Nasso”. 

Successivamente Dioniso, dio dell’ebbrezza e del vino, si è impietosito e ha preso la ragazza sotto la sua protezione.

Esistono però molteplici varianti dell’incontro tra il dio e la principessa. Una versione narra di una infatuazione, un cosiddetto amore a prima vista, da parte di Dioniso verso Arianna, che di conseguenza ha costretto Teseo alla fuga. Al risveglio la principessa, trovandosi sola e abbandonata, si sarebbe sentita molto probabilmente sopraffatta dallo sconforto e quindi propensa ad accettare l’aiuto di Dioniso.

Arianna diviene così la sposa del dio e, unica tra le donne mortali, ascende al regno degli dei. Per le nozze riceve da Dioniso un diadema forgiato da Efesto, il divino fabbro. Dallo splendido gioiello lanciato in cielo è nata la costellazione della Corona boreale.

Una versione più oscura del mito racconta che Dioniso, sdegnato dall’amore di Arianna per Teseo, chieda ad Artemide di uccidere la giovane principessa sull’isola di Nasso. Altra versione tragica vuole Arianna suicida per amore.

Ma nella giornata degli innamorati è giusto ricordare Arianna trionfante e felice sposa divina.

Buon San Valentino a tutti!

Anna Calveri I A Liceo scientifico

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