In visita al birrificio Messina

Birrificio Messina
Quinte Biotecnologie sanitarie e ambientali
L’azienda dei mastri birrai

Le quinte del Biotecnologico sanitario e ambientale, Sez. Minutoli, il 28 febbraio hanno visitato il birrificio Messina, azienda storica della nostra città. Un’esperienza molto interessante attraverso la quale ancora una volta si è potuto scoprire l’amore e la tradizione verso uno dei prodotti più apprezzati nelle nostre tavole. Proprio per il suo vasto impiego è molto importante conoscerne la storia, la tradizione e la cultura tramandata. In particolare, il Birrificio Messina appare come una tra le più importanti filiere imprenditoriali, in questo settore, di tutta la Sicilia.

L’attuale azienda è gestita dagli ex dipendenti del precedente birrificio, che, costituendosi in cooperativa ed investendo le loro buonuscite, sono riusciti a rilevare l’azienda e a continuare con l’esperienza dei grandi mastri birrai, una salda tradizione messinese.

Ad illustrarci il grande racconto della birra messinese è stato proprio un dipendente che ci ha accompagnato nella descrizione di tutti i processi utilizzati per la produzione della bevanda.

Il birrificio

La birra Messina nasce nel 1923 con la famiglia Faranda e diviene da subito uno dei simboli della nostra città.

Nel 1988 la Heneiken decide d’investire su questo marchio e lo rileva. Undici anni dopo, però, per problematiche logistiche, la produzione della birra viene spostata a Massafra e a Messina resta solo il centro di imbottigliamento.

Nel 2007 la fabbrica torna alla famiglia Faranda che tenta di riavviare la produzione. Dopo una serie di incertezze, tuttavia, nel 2011 lo stabilimento chiude. Il marchio Birra Messina resta, dunque, all’Heneiken e passa a Massafra, oltre la produzione della birra, anche l’imbottigliamento.

La cooperativa dei mastri birrai

E a questo punto che i 15 mastri birrai costituiscono una cooperativa e rilevano il birrificio.

Continua così la produzione di un’ottima birra a Messina. L’attuale fabbrica decolla nel 2016 ed è ancora oggi in fase di espansione. È dotata di numerosi impianti che consentono di produrre diverse tipologie di birre, assicurando ottimi rendimenti e consumi ridotti di energia. All’interno di essa, ogni prodotto è rigorosamente selezionato ed utilizzato attraverso specifiche trasformazioni, che sono in grado di esaltarne i gusti e gli odori caratteristici.

Il mosto per la produzione della birra è preparato con orzo, acqua, lievito e luppolo, che è in grado di donare proprietà aromatizzanti. Ognuno di questi elementi ha una storia, un suo procedimento e uno scopo ben preciso nel processo fermentativo. Infatti per tali ragioni esistono macchinari prestabiliti in grado di lavorare e trasformare ogni prodotto.

Interessante è il sistema di tubature che permette il flusso dei liquidi (mosto e birra) e garantisce sterilità e assoluta assenza di contatto con ambienti esterni.

Tutto il sistema, infatti, è integrato in un ciclo di pulizia e sterilizzazione automatica. Anche in questo campo l’aspetto del contesto sanitario è davvero fondamentale per ottenere una bevanda gustosa e allo stesso tempo sicura per la nostra salute.

Una volta che i processi dei macchinari sono conclusi, si passa all’imbottigliamento e alla lunga conservazione in cantina.

Le professioni

Le professioni e i titoli richiesti in questi campi sono: tecnologo alimentare, sommelier, ambasciatore del Brand e specialista del commercio.

Le birre principali prodotte dal Birrificio Messina da noi visitato sono Birra dello Stretto e Birra DOC.

Questa esperienza è riuscita a trasmetterci tanto. Ci ha permesso di comprendere quanto questa impresa, fondata da lavoratori, studi e ricerchi per giungere al prodotto che noi tanto amiamo, un prodotto sicuro e di alta qualità.

Questa è passione, amore e dedizione.

Andrea Di Pietro, V D Biotecnologie sanitarie

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