Che nostalgia della Beatlemania!

La rivoluzione musicale dei quattro di Liverpool

Quando si parla di fenomeni musicali di gittata internazionale, non si può certo tralasciare la Beatlemania, ovvero il ciclone artistico scatenato dalla band The Beatles durante i favolosi anni ’60. Tutti, e dico tutti, conoscono almeno una canzone dei quattro ragazzi di Liverpool, che sia “Yesterday”, “Let it be”, “She loves you” o qualsiasi altro successo di questa intramontabile band.

Ma andiamo indietro nel tempo, la storia di questo mitico complesso merita senz’altro un articolo sul Minutoli Web. Probabilmente, pochi sanno che i Beatles nascono praticamente per caso: nel 1957 un giovanissimo John Lennon sta suonando, insieme alla sua band, in una festa della parrocchia locale, ed è qui che un suo amico gli presenta un altrettanto giovane Paul McCartney.

Quest’ultimo diviene il chitarrista della band di Lennon, alla quale si aggiunge poi George Harrison, compagno di scuola di Paul. Alla band, tuttavia, manca ancora un batterista fisso, ruolo che verrà inizialmente incarnato da Pete Best (considerato tutt’oggi il 5° Beatle). Dopo una serie di esibizioni ad Amburgo, in Germania, la band prende il nome The Beatles.

Nel 1961 si esibiscono per la prima volta in Inghilterra, dove riscuotono da subito un gran successo. Nello stesso anno, succedono due eventi che rivoluzionano la band: Best abbandona e McCarteny diventa il bassista. Dopo vari rifiuti da parte di molte case discografiche, i Beatles firmano un contratto con Parlophone, con la quale incidono i primi dischi.

Il mitico 1963: da “Please please me” a “She love you”

Alla batteria subentra dunque uno dei batteristi più in gamba dell’epoca: Ringo Starr. Il primo singolo pubblicato “Love me do” vendette moltissimo nel Regno Unito: i Beatles iniziano dunque a farsi un nome. Con “Please please me” scalano l’hit parade inglese. I loro concerti divennero dei veri e propri formicai, nel 1963 arriva infatti la definitiva consacrazione e nascono successi senza tempo come “She love you” e “I want to hold you hand”.

Nel 1964, i quattro di Liverpool diventano un fenomeno internazionale, sbarcando dapprima negli USA per poi organizzare una tournè mondiale. Nel 1965 visitano, anche se per poco, il nostro Bel Paese. Tornati in Inghilterra, la Regina Elisabetta II li fregia del titolo di baronetti.

Non è tutto rosa e fiori però, i Beatles, in seguito alla fama, scoprono il tortuoso mondo delle droghe; si narra che il giorno in cui vennero nominati baronetti, John Lennon e Paul McCartney abbiano fumato degli spinelli nei bagni di Buckingham Palace. Nel 1966, il gruppo decide, in seguito ad eventi indicibili (quali minacce di morte rivolte agli stessi artisti), di concentrarsi unicamente sul lavoro in studio.

Da baronetti a fricchettoni

Nel 1967 l’album “St. Peppers Lonely hearts club band” li consacra “fricchettoni”, i quattro passano infatti dai loro completi sobri a vestiti appariscenti e colorati. Abbandonano, anche, la pratica dei “brani singoli”. Nello stesso anno, Lennon da alla luce l’inno all’amore per eccellenza: “All you need is love”.

Dal 1968 si creano parecchie tensioni all’interno della band: il primo ad abbandonare fu Ringo Starr, salvo poi tornare a far parte della band con grande gioia di John, Paul e George. Il 30 gennaio del 1969, i Beatles si esibiscono per l’ultima volta sul tetto della Apple Records (società fondata da Lennon e McCartney) a Londra. Nello stesso anno, viene pubblicato “Abbey Road”, il loro testamento artistico.

Il gruppo è sempre meno coeso e, se ciò non bastasse, Yoko Ono, seconda moglie di Lennon, non perde occasione per mettere zizzania tra i membri della band.

I Beatles si sciolgono ufficialmente il 31 Dicembre del 1970, divenendo quattro artisti singoli:

  • Paul McCartney, insieme alla moglie fondò i Whings;
  • John Lennon intraprese la carriera da solista, talvolta accompagnato da Yoko Ono;
  • George Harrison e Ringo Starr lavorarono come solisti.

Ma perché ho scelto il mese di Dicembre per parlare della Beatlemania? La risposta è tanto semplice quanto triste: l’8 Dicembre del 1980, John Lennon venne assassinato da un fan squilibrato vicino Central Park.

I Beatles sono tra i miti della musica, sono stati in grado di rivoluzionare, con i loro testi e le loro melodie, il mondo del pop-rock, ed è per questo che i nomi di Paul McCartney, John Lennon, George Harrison e Ringo Starr riecheggeranno per sempre nella cassa acustica delle leggende della musica.

Davide Bongiorno VaD Biotecnologie ambientali

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