Carnevale, la festa pazzerella che piace a grandi e piccini

Festa carnevalesca
A carnevale ogni scherzo vale…

Il Carnevale è una delle festività più amate e celebrate in tutto il mondo, da Venezia a Rio de Janeiro, passando per Viareggio e Nizza. Ma qual è la sua origine? Si tratta di una festa tipica dei Paesi di tradizione cattolica che precede l’inizio della Quaresima, ossia 40 giorni prima di Pasqua. Il termine Carnevale deriva dal latino “carnem levare” che significa proprio “togliere la carne”. Durante la Quaresima infatti le persone si astengono dal consumo di carne e di altri piatti deliziosi.

I primi festeggiamenti carnevaleschi risalgono all’ottavo secolo, quando veniva organizzato un banchetto con tanti cibi e bevande prima del digiuno. Durante questa festività era lecito lasciarsi andare, liberarsi da obblighi e impegni, per dedicarsi allo scherzo e al gioco. Inoltre mascherarsi rendeva irriconoscibili il ricco e il povero, e scomparivano così le differenze sociali. Una volta terminate le feste, tornavano il rigore e l’ordine. A questo proposito, esiste un proverbio derivato dal latino «semel in anno licet insanire» – “una volta l’anno è lecito impazzire”.

Il Carnevale, però, è considerato anche una festa pagana, poiché si celebrava già prima del Cristianesimo.

Le Lupercali antesignane del nostro Carnevale

Le celebrazioni infatti sono molto simili alle Lupercali, delle feste legate alla fecondità che si svolgevano proprio a febbraio. Anche i Greci in questo periodo celebravano le feste di Dionisio, organizzando banchetti in cui ci si ubriacava e tutto era lecito. Celebrazioni di questo tipo si tenevano anche in Egitto, in onore della dea Iside, nell’antica Babilonia e nell’Impero Romano. Tutte queste festività erano accomunate dal fatto che erano previsti un fantoccio a cui si dava fuoco e l’utilizzo del travestimento e della maschera. Vestirsi da qualcun altro, nascondere l’identità, voleva dire prendersi una pausa dalla propria personalità e concedersi una distrazione rispetto alla vita quotidiana.

In Italia, a Carnevale, si usa fare sfilate per le strade con carri allegorici, lanciando coriandoli e stelle filanti, si organizzano feste in maschera e si cucinano vari tipi di alimenti come le chiacchiere, le frittelle e il sanguinaccio.

Dal Nord al Sud Italia carri, maschere e sogni ad occhi aperti

Il Carnevale italiano si distingue per le sue maschere regionali e tradizionali, quelle più famose sono Pulcinella in Campania, Peppe Nappa in Sicilia e Arlecchino, Pantalone, Colombina, Rosaura e Brighella in Veneto. Ogni regione e ogni provincia festeggia il Carnevale a suo modo. Alcuni Carnevali italiani sono davvero spettacolari, sono dei festeggiamenti ormai storici e sono famosi in tutto il mondo. Ogni anno attirano visitatori sia dall’Italia che dall’estero, sempre pronti ad ammirare carri e costumi.

Il Carnevale più famoso per eccellenza è quello di Venezia, dove regnano sfarzo e costumi bellissimi; a Viareggio invece sono i carri allegorici a rendere tutto magico, così come ad Acireale, in Sicilia; a Ivrea poi c’è la celeberrima Battaglia delle Arance, mentre a Sciacca vengono realizzate splendide opere in cartapesta.

Il Carnevale è una festa bellissima, divertente, dove non esistono differenze sociali, in cui tutti hanno la possibilità di rappresentare ciò che vogliono senza vergogna e hanno la possibilità di essere felici, spensierati e di staccare la spina dei problemi della vita lasciandosi andare almeno per un giorno.

Il Carnevale non ha una data fissa, ogni anno dipende da quando cade Pasqua, quest’anno è iniziato giovedì 11 febbraio e terminerà martedì 16…ma è un carnevale diverso dai precedenti.

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