Vi presento la regina Didone

La nascita di Cartagine
La storia della regina Didone e del suo amore per l’eroe troiano Enea è diventata famosa grazie alla narrazione che troviamo nell’Eneide di Virgilio.
Didone proveniva dalla città di Tiro (nell’attuale Libano) ed era una principessa fenicia. Suo fratello Pigmalione le aveva ucciso il marito, Sicheo. La donna allora era fuggita dalla città, con un gruppo di compagni fedeli. Arrivata sulle coste del Nord Africa, riuscì a ottenere dal re locale un pezzo di terra. La leggenda racconta che le fu concesso un appezzamento così piccolo, che poteva essere coperto da una pelle di bue. Didone non si perse d’animo, tagliò la pelle in strisce sottili e lunghe e delimitò così un vasto territorio. Lì nacque Cartagine.
Enea nella vita di Didone
Enea, giunto presso i Cartaginesi, raccontò la storia del cavallo di Troia e della distruzione della città.
La regina Didone, che lo aveva accolto e ascoltato, quella notte, ripensandolo, non riuscì a dormire.
Dopo la morte del marito aveva giurato che non si sarebbe mai più risposata per non offendere la memoria di Sicheo. E poi sapeva di avere un ruolo troppo importante, lei era la regina di Cartagine!
Confessò, però, alla sorella Anna di essersi innamorata dell’eroe appena giunto. Era tormentata da quel sentimento travolgente, a cui, come capì subito, non sarebbe riuscita a resistere, ma era consapevole dei doveri che aveva verso il suo popolo.
Vinse l’amore che vide insieme per alcuni mesi Enea e Didone.
La pietas di Enea e la morte di Didone
Enea, però, sapeva di avere un compito da portare avanti. La sua pietas, che era dedizione verso gli dei, senso di responsabilità verso la patria e attaccamento alla famiglia, lo fece ripartire per onorare la sua missione: fondare una nuova città e una nuova stirpe, da cui discenderà il popolo romano.
Sebbene riluttante, quindi, dovette dire addio a Didone.
La regina, quando vide le navi troiane allontanarsi, si uccise.
L’abbandono delle donne
L’abbandono delle donne è sempre stata una questione complessa. Finché queste dipendevano economicamente dal marito, l’abbandono poteva significare trovarsi improvvisamente in situazioni terribili e difficilissime da gestire.
Anche oggi, nonostante i notevoli cambiamenti, per molte donne superare l’abbandono può essere arduo a causa della mancanza di reti di supporto, come servizi di assistenza. Sono gli amici o i familiari a poter fornire quell’aiuto indispensabile per superare il momento.
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